Campi elettromagnetici in ambito industriale

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La legge impone alle aziende la valutazione del rischio dei lavoratori derivante l’esposizione a Campi Elettromagnetici così come previsto dal D.lgs. 9 aprile 2008 n.81 Capo IV del Titolo VIII aggiornato con il recepimento della direttiva 2013/35/UE all’interno del D.lgs. 159 del 01/08/2016.

Questo implica una rilevante attenzione alle fonti di campi elettromagnetici ed ai livelli da essi generati.

In ambito industriale sono molteplici le fonti di emissione di Campi Elettromagnetici in campo statico, in bassa frequenza, in radiofrequenza o in microonde a seconda dell’attività lavorativa da svolgere:

  • macchine per incollaggio del legno e della plastica;
  • riscaldamento ad induzione per fusione, saldatura e brasatura, polimerizzazione degli adesivi, formatura a caldo, sinterizzazione di polveri, metalli o di altre miscele;
  • essiccatura della ceramica;
  • forni fusori;
  • macchine a microonde;
  • presse dielettriche, vulcanizzazioni dielettriche;
  • macchine a corrosione;
  • macchine saldatrici;
  • cabine di trasformazione;
  • armadi di rifasamento;
  • apparecchiature utilizzate in ufficio (UPS, ripetitori Wi-Fi, Cordless …);
  • walkie talkie;
  • ed in generale qualsiasi macchinario che assorbe elevate correnti (o che utilizza elevate tensioni).

Anche in ambito ospedaliero si possono segnalare strumentazioni e macchinari che emettono potenziali campi magnetici, utili dal punto di vista curativo dei pazienti, ma oggetto di verifica come fonti di possibili rischio per i lavoratori che le utilizzano:

  • macchine per radar terapie;
  • macchina per terapie medicali ad ultrasuoni
  • macchina tecarterapia
  • laser terapeutici
  • macchine per radioterapie
  • risonanze magnetiche

CAMPAGNA DI MISURAZIONI E MONITORAGGIO

Eseguiamo le misure di campi magnetici, elettrici ed elettromagnetici secondo normativa vigente tramite tecnici di comprovata esperienza con l’uso di strumentazione professionale tarata da organi di controllo certificati. All’inizio dell’attività si effettuerà un breve briefing con i responsabili dell’azienda al fine di pianificare i percorsi sulle planimetrie dello stabilimento in base alla conoscenza delle fonti di rischio segnalate e alle disposizione di sicurezza vigenti all’interno del sito lavorativo. Successivamente si procede con la verifica strumentale dell’intensità, in bassa e in alta frequenza e in campo magnetico statico.

La durata dell’intervento è funzione delle caratteristiche delle sorgenti in esame o del carico attivo presente al momento dell’esecuzione delle misure affinché si riesca a valutare correttamente i rischi correlati.

Viene quindi redatta una Relazione Tecnica completa di descrizione della metodologia e degli strumenti utilizzati, compresi i certificati di taratura degli strumenti, le norme di legge con i valori limite, i valori riscontrati durante la campagne di misure e, nel caso di superamenti dei limiti di legge, informazioni utili per la gestione dei rischi rilevati.

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