Campi elettromagnetici in ambito civile e amministrazioni pubbliche

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Il cittadino ha il diritto di essere informato sull’inquinamento che lo circonda, sia esso visibile che invisibile.

Le principali informazioni che giungono dai media riguardano prevalentemente forme di inquinamento dei quali tutti riescono a notarne gli effetti. È più semplice descrivere qualcosa che si vede e che si sente rispetto a un’entità immateriale invisibile; ha un impatto maggiore in chi legge o ascolta. Inoltre la tematica è difficoltosa, in continua evoluzione, le ricerche sono ad appannaggio di persone esperte che comprendono gli aspetti di complessa natura fisica. Un articolo impreciso può generare del panico infondato o, al contrario, sottovalutare il problema.

Pochi quindi si soffermano a parlare dell’inquinamento causato dai campi elettromagnetici, anch’esso forma di inquinamento antropomorfo (comunemente definito elettrosmog) che sta avendo l’apice proprio in quest’era sempre più dipendente da dispositivi elettronici.

Le sorgenti di cui ci circondiamo, e siamo circondati, che emettono campi magnetici, elettrici ed elettromagnetici sono:

  • linee elettriche (viadotti ecc.);
  • antenne radio – TV e trasmissione dati;
  • sistemi per telefonia cellulare;
  • Wi-Fi;
  • apparecchiature utilizzate in uffici (UPS, stampanti, monitor PC, cordless);
  • elettrodomestici vari;
Ognuno di questi apparati emette radiazioni elettromagnetiche che possono avere interazioni, anche gravi, sulla salute del corpo umano.

Ci sono persone più sensibili agli effetti dovuti alle interazioni dell’ambiente che li circonda, bambini e ragazzi principalmente, i quali dovrebbero essere più tutelati all’interno dell’ambiente nei quali vivono e stazionano maggiormente: asili, scuole, centri turistici, centri abitati.

Le amministrazioni pubbliche dovrebbero informarsi sulla reale entità di tutte le forme di inquinamento presenti in queste zone.

CAMPAGNA DI MISURAZIONI E MONITORAGGIO

Eseguiamo le misure di campi magnetici, elettrici ed elettromagnetici secondo normativa vigente (D.P.C.M. 8/7/2003 e Legge n. 36 del 22/2/2001) tramite tecnici di comprovata esperienza con l’uso di strumentazione professionale tarata da organi di controllo certificati. La verifica avviene tramite pre-analisi e identificazione delle sorgenti giudicate a rischio, successivamente si procede con la valutazione dell’intensità, in bassa e in alta frequenza e in campo magnetico statico.

La durata dell’intervento è funzione delle caratteristiche delle sorgenti in esame o del carico attivo presente al momento dell’esecuzione delle misure affinché si riesca a valutare correttamente i rischi correlati.

Verrà rilasciata una Relazione Tecnica completa di descrizione della metodologia e degli strumenti utilizzati, compresi i certificati di taratura degli strumenti, le norme di legge con i valori limite, i valori riscontrati durante la campagne di misure e, nel caso di superamenti dei limiti di legge, informazioni utili per la gestione dei rischi rilevati.

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