Gli ultrasuoni contro gli sprechi energetici

by admin

Siamo stati abituati a focalizzare la nostra attenzione principalmente sulle risorse non rinnovabili (combustibili fossili e nucleari) oppure su beni, considerati sì come fonte di energia rinnovabili, ma sempre più preziosi: come l’acqua. Beni fondamentali per il nostro benessere ed economia (i primi) e per la nostra vita (la seconda). Beni tangibili, materiali, con un determinato valore economico. Ciò che possiamo vedere lo possiamo quantificare e quindi possiamo valutarne meglio quanto ci costa la sua assenza o il suo variare di prezzo.

Ci sono però beni che non possiamo vedere, ma che ci circondano ugualmente, che hanno comunque un valore. Soprattutto se utilizzati a fini lavorativi. L’aria ne è l’esempio.  Se noi non ci diamo peso perché ne siamo circondati, perché è inesauribile, perché è semplicemente vitale, perché, a meno di battute, non si paga quando la si respira, per le aziende, anche questa, ha un costo. L’aria, compressa, ha molteplici usi in un’azienda: dagli avvitatori di precisione, alle pistole per la pulizia, dal funzionamento dei pistoni di particolari macchine utensili ai getti d’aria di precisione per raffreddare o espellere materiali.

L’aria compressa, a determinate pressioni, viene prodotta tramite uno o più compressori, a seconda delle dimensioni dell’azienda e dalle sue caratteristiche. Il compressore in genere è sempre attivo, o si attiva a seconda del bisogno di una determinata linea di produzione. Per tenere acceso un compressore ci vuole energia. Ed un compressore consuma circa dal 10 al 30 % dell’energia elettrica di un’azienda! Purtroppo non tutta l’aria generata dal compressore arriva a destinazione d’uso. Possono esserci perdite lungo la condotta principale di trasporto, perdite da valvole, da tubi bucati, da connettori mal serrati. Tutto ciò comporta uno spreco, in primis di aria, ma anche di energia: se tutto l’impianto fosse manutentato correttamente non ci sarebbero perdite e quindi il/i compressori lavorerebbero di meno con ovvi risparmi di energia e quindi di denaro.

Con una corretta manutenzione si riducono gli sprechi energetici e si contribuisce ad una gestione più oculata di tutte le risorse che ci circondano.

L’implementazione delle nuove tecnologie, come l’utilizzo delle ispezioni tramite ultrasuoni, permettono di raggiungere questo scopo.

Le “telecamere” ad ultrasuoni in dotazione a SCANTEC S.r.l. permettono di sentire le perdite anche a notevole distanza (fino a 10 m) e renderle visibile su uno schermo. In questo modo la ricerca è più veloce ed efficace.  Grazie a software sempre più complessi i sensori acustici riescono a distinguere una perdita anche in ambienti rumorosi, la ricerca perdite si può dunque eseguire ad impianti accesi e funzionanti.

Da nostra esperienza abbiamo potuto constatare che in un’azienda manifatturiera di medie/grandi dimensioni il valore economico della somma delle varie perdite rilevate può ammontare anche a circa 15000 €.

SCANTEC S.r.l si propone come valido aiuto per tutte quelle aziende che mirano ad una gestione oculata delle proprie risorse e quindi a ridurre gli sprechi, energetici ed economici.

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